mercoledì 9 settembre 2009

Road Trip - Parte Prima

Carissimi lettori. Dopo un mesetto circa, di fronte alle stizzite pressioni degli utenti più affezionati, La Tana del Grillo ha deciso di pubblicare un resoconto integrale delle res gestae di JF Sebastian e Logan Fowler a cavallo dei sette mari. Diviso per puntate. Facilmente rintracciabile all'interno del blog che ha reso Via Carmelo la capitale dell'Europa Centro-Meridionale. Per questioni di privacy, i nomi sono riassunti dalla sola iniziale. Prima puntata. Buon divertimento.

Il ritardo è pressoché inevitabile. Logan fa le prove generali addormentandosi al volante nella fila per imbarcarsi, con gli occhiali da sole. JF ha sonno e bestemmia. Alla fine si parte, direzione Genova. Si levano i piedi dal cruscotto, vengono raddrizzati i sedili. Il retro della swift è colmo di bagagli, merendine di Auchan, un canestro da tavolo, tappetini vari. Si consultano le cartine stampate da google maps. I posti a sedere sono nel settore “Michelangelo”. Cazz, pensano JF e Logan, senza settore. Parte anche la caccia ad una presa di corrente. I nostri eroi si spostano da un’altra parte e da lì non si muoveranno per almeno sei ore. Il tempo di un paio di campionati del mondo. A proevoluscionsoccher, of course. L’Argentina è forte, e fa parecchia strada mentre c’è gente che mangia tramezzini o ascolta tunz tunz o che dorme o che semplicemente si fa gli affaracci propri. Ci pensano JF e Logan a vivacizzare la scena, alzandosi di scatto per bestemmiare, insultare l’arbitro o festeggiare l’ennesimo colpo di testa di Milito, fra un cetriolo e l’altro. Grandi (non il bar). Purtroppo, nel tardo pomeriggio giunge l’ordine – tramite altoparlante – di sgombrare la sala. La notizia è accolta da una valanga di bestemmie. Si giunge al porto ligure con oltre tre ore di ritardo e le ultime due trascorse ad imprecare. Ad attendere i due invati de La Tana del Grillo c’è un piccolo drappello proveniente dalla Sicilia. A.C. (non Green), G. e A., muniti peraltro della compagnia dei cannoli. Il tempo fa schifo e pioviggina. Contrordine, compagni. Niente più i monti di Sarzana. Si va a Carrara, per il festival della Resistenza. JF azzecca il confine fra Liguria e Toscana. Logan vorrebbe fare un salto a Colonnata. Si arriva a destinazione, parcheggiando ovviamente davanti al teatro comunale. E. ci aspetta bella comoda sulle poltroncine. A Carrara si incontrano volti noti e meno noti. Si canta e si stracanta.Alla mezzanotte si consegna il regalo di compleanno a E. – acquistato dieci minuti prima. Poi i canti cominciano a scassare lievemente i cabasisi e allora spazio alle birrette, starring JF, Logan e il grande compagno G. (accolto dagli applausi mentre scende dall’auto bestemmiando). Logan forza la saracinesca dell’unico bar della zona per tornare trionfante con tre bottiglie. Il vino fa il suo dovere. I pantaloni da viaggiatore sono già belli che tappezzati. Ci si avvicina ad alcuni aborigeni per recitare la parte dei turisti ggiovani e porre l’eterna questione “Ci sono dei locali aperti a quest’ora?”. “Sì” risponde un notevole decoltè, “ci sono il Grizzly e il Fuori Porta”. Per un istante le dieci ore di traghetto non sono mai esistite e neppure la pioggia che ora costringe a ripararsi sotto le tettoie. Purtroppo non c’è la possibilità di approfondire. L’ospitalità carrarese è squisita. Si va a dormire gentilmente fuori dalla cittadina, anche se la voglia di tappa al Grizzly non manca. E infatti Logan è irrequieto e propone di fottersene del fatto che sono le due. A.C ed E. sono bloccati dai padroni di casa. JF, G. e A. (sbadigliante) accettano la proposta. Si torna dunque a Carrara, ma non è un cane in giro e ci si mette il cuore in pace. JF e Logan ancora non sanno che quello sarà il loro unico letto per una settimana. L’indomani doccia fredda e colazione in casa. Focacce, caffé, quarantenni di livello. Bisogna darsi una mossa, però. Saluti a tutti. Forza con questa Francia, anche se si insiste per visitare il resto. “No, grazie” rispondono i due. JF impone una sosta gastronomica a Recco, Logan apprezza. A pancia piena – anche se con la voglia di mangiarsi altre cinque focacce – i nostri eroi ripartono. L’autostrada ligure, vento nei capelli (di Logan), Sweet Child Of Mine. Il confine è vicino. Eccoci. “Ma siamo già in Francia?” [scopritelo nella prossima puntata]

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