venerdì 29 gennaio 2010

Mai Più Senza / 2

Avete un cane?
Se la risposta è sì: 1) affari vostri; 2) magari avete anche qualche piccolo problemino durante le passeggiate dell'amico a quattro zampe. Ecco la risposta ai tutti i vostri dubbi. Se poi non siete pienamente convinti dell'efficacia del prodotto (nonostante queste straordinarie immagini), guardate un po' qua, che vi spiegano tutti i dettagli.
Se invece non avete un cane, tanto meglio. Risparmierete le passeggiate. Nonché 29.99$.

giovedì 28 gennaio 2010

Così è (Se Vi Pare)

Ecco: se siete stufi delle cazzate che trovate abitualmente in questo blog, potete smetterla di preoccuparvi. Leggetevi qualcosa di molto più interessante da queste parti. Pregansi cliccare qua & qua.
P.S.: se vi state chiedendo che cosa c'entra la foto (ve lo state chiedendo, vero?), la risposta è: assolutamente nulla.

lunedì 25 gennaio 2010

Cosa Resteeerààààà Di Questi Anni Ottaaantaaaaa



Irresistibile Sassari. Un sentitissimo grazie ad un benefattore - nonché amico - de La Tana che ci ha permesso di fare questo magico tuffo nel passato. Togliete fuori i fazzoletti prima di premere il tasto play, mi raccomando.

Una Porzione d'Afainé

Simpaticissimi amici de La Tana, ecco a voi l'esito del gastroenterico sondaggio dall'inequivocabile titolo Qual'è la fainé preferita in Via Carmelo?. Un misterioso utente - cazz - ha decretato con una valanga di voti in 10 minuti il trionfo della tipicissima afainé amatriciana, che è un po' un classico in via S.Apollinare bassa. E la birretta? Beh, che domande. Per molti di voi quello è davvero l'importante, altro che afainé: puoi mangiare anche farina di ceci farcita di dixan, ma la birretta, beh... Liscia e salsiccia und cipolla completano (a pari merito) il podio, grazie all'accurata selezione degli utenti professionisti. I risultati in dettaglio (chizz).

Qual'è la fainé preferita in Via Carmelo?
  1. Cipolla [0%]
  2. Salsiccia & Cipolla [12%]
  3. Peperoni & Zucchine [0%]
  4. Amatriciana [45%]
  5. Antunna [0%]
  6. Alla Cantonese [6%]
  7. Liscia [12%]
  8. Basta che ci sia la birretta [22%]

giovedì 21 gennaio 2010

Road Trip - Parte Sesta (The End)


[riassunto delle puntate precedenti]
Come da copione, il transito dalla Francia al Belgio è appannaggio di JF, mentre lì accanto Logan dorme il sonno dei giusti. Nel giro di poco tempo si giunge alla fantomatica Bruges, che ovviamente accoglie i nostri eroi con un bell’acquazzone degno di una delle grandi classiche ciclistiche tipiche della zona. Signor parcheggio nel centro stile Fratelli Grimm e via alla conquista dell’universo. Oltre ad acqua, aria, terra e fuoco altri due elementi sono fondamentali nella strepitosa cittadina fiamminga: la birra e il cioccolato. La tappa al Café des Artistes serve per decretare la superiorità del Mokador in fatto di cioccolate (in Belgio in pratica è una bevanda), mentre finalmente la smette di scenderne il cielo. La tappa all’ostello Bauhaus – che avrebbe dovuto ospitare Logan e JF la notte precedente, se non avessero deciso di tergiversare a Mont Saint Michel – rappresenta invece il gradito appuntamento con i birroni belgi, dato che al piano terra c’è il pub. E che pub. I due fanno un estremo tentativo per trovare un tetto per la notte, ma durante l’estenuante ricerca – voilà – altro diluvio. Si finisce per dormire in auto in una località alle porte di Bruges chiamata Oostkamp (imperdibile eh), con Logan zuppo d’acqua che lascia le scarpe tutta la notte sotto l’auto. L’indomani il bagnino più famoso d’Europa pensa bene di acquistare un cazzo di impermeabilino giallo (ce lo hanno tutti eccetto i cavalli) e manco a dirlo non farà neppure una goccia di pioggia. Favolosa sosta wireless in uno splendido bar dove – incredibilmente – fanno un caffé fantastico (JF lo comunica anche al proprietario, inorgoglito) e dove c’è un cesso che sfiora il concetto di bellezza in senso assoluto. Poco dopo c’è la possibilità di un tour al museo della birra (cazzu no!) e di farsi il giro di Bruges in battello lungo i canali: esistono cose peggiori nella vita. Tuttavia, l’Olanda è lì che attende, in particolare Delft. Pranzo luculliano a base di pane e formaggio sul cofano della vettura di fianco ad una specie di zoo/base militare (inutile aggiungere altro: ci sono pure i cerbiatti sul ciglio della strada) e via come il vento.
Previsto scambio di guidatori un minuto prima del confine con i Paesi Bassi. JF dà un’occhiata alla fedelissima Pompina e benvenuti fra i tulipani. Non c’è però il tempo di fare proprio un cazzo di niente: dopo qualche chilometro di russate di Logan accade l’imponderabile. Tamponamento a catena in corsia di sorpasso mentre Logan conta le pecore, botte allucinanti a vetture, cose e persone e spia rossa di emergenza. Il Road Trip è ad un bivio. La vettura è morta (mentre Pompina vive e lotta ancora con noi). Momenti di caos e di buchi del culo leggermente stretti. Nel giro di dieci minuti dieci arrivano ambulanze, sbirri & co. La professionalità non è in discussione. Nel giro di altri dieci minuti la strada è sgombra e il traffico riprende regolarmente. JF e Logan vengono allora trasportati presso l’equivalente di Caniga insieme al rottame dell’auto, dove gli indigeni sorridono cortesemente ma parlano solo fiammingo. Panico più totale. Per fortuna c’è M., amico di vecchia data di un indomito Logan, che giunge su un tappeto volante direttamente da Rotterdam e conduce i due supereroi nella sua magione (mica male) in mezzo ai mulini a vento della modernissima città olandese. Il kebab notturno non elimina il buco nello stogamo, ma la presenza di M. è perlomeno rassicurante.
Rotterdam è piuttosto bella però, dato che non si è vista Delft e che si è deciso di proseguire a oltranza nonostante gesùbambino incazzato come una biscia, il pomeriggio seguente il treno porta JF e Logan in quel di Amsterdam, già in origine tappa nell’estremo nord del Road Trip. È evidente come andrà a finire: coca cola e cannucce (e non solo) in uno dei milioni di coffee shop. Dopo l’iniziale scetticismo i due ciondoleranno come pere lungo le magnifiche vie della città, ululando come coyotes di fronte ai tizi che puliscono la strada o alla polizia olandese che giunge in bici (!) anche se non c’è motivo di intervenire perché nessuno rompe i coglioni a nessuno. Logan non è neppure in grado di mangiare al ristorante greco (ah, il tavolo accanto è occupato da due coppie di sessantenni sardi), il che la dice lunga. Ogni due minuti bisogna ricordarsi la strada per la stazione, altrimenti c’è il rischio di non sapere più neanche il proprio nome. In nottata si torna a Rotterdam, incolumi. Logan (ben coadiuvato da qualcun altro che anticipa il dinero) riesce ad organizzare il viaggio di rientro in Italy, ma a prezzo di decine di inquietanti telefonate con assicurazioni, cazzi e mazzi. Tempo di salutare il gentilissimo M., tempo di Germania, tempo di Dusseldorf.
Nella città lungo il Reno ci si incontra con A., S. e J.. Quest’ultimo conduce l’allegra brigata attraverso litri di birra e chili di carne e di patate. Logan piano piano riprende colore, la gente per strada fa il resto (sarebbe ferragosto). Dusseldorf nell’Alt Stadt (cioè pub+pub+pub+n pub) è come la Sagra della Pecora ma con migliaia di persone, di cui molte potrebbero essere i tuoi nonni, ormai a una mina e con il bicchiere (pieno) in mano impegnati a cantare roba assolutamente impronunciabile. La cosa che lascia di stucco è che nonostante tutto l’alcool deambulante, non c’è il minimo accenno di rissa – aspetto da non sottovalutare alla Sagra della Pecora, probabilmente. Superba ascesa sulla torre sopra il fiume e piacevolissimo assaggio della città. Meno piacevole l’assaggio dell’apfelschorle (una bibita a base di mela che non soddisfa i due reduci dalla disavventura olandese). L’indomani al manzano, prima di partire per Trier, c’è una colazione leggendaria in pasticceria di lusso (grazie a J.), dove campeggiano le foto di clienti celebri (tipo Gorbaciov o il Papa) e dove tutti possono sbranare fette di torta cinque stelle con cappuccino tutt’altro che malaccio.
A Trier fa un caldo boia fino a sera.
JF e Logan danno uno sguardo rapido al centro, poi optano per un mondiale a PES nella loro bella pseudo-mansarda dell’ostello. Purtroppo a gesùbambino non è ancora passata e la magica Argentina perde in finale, in mezzo alle bestemmie più elaborate. A cena ancora J. fa gli onori di casa e introduce la comitiva ai gaudenti misteri di un luogo ameno, dove si mangia in modo paradisiaco e soprattutto si mangia come maiali. Per la cronaca: il tutto non viene accompagnato da acqua. E neppure da vino. Ma la malinconia ormai la fa da padrone: è l’ultima serata di Road Trip. Porca la miseria, porco tutto il resto.
Bisogna – la mattina dopo, of course – arrivare a Frankfurt-Hahn, ovvero l’aeroporto. Sembra la fine di un’odissea. Manco per sogno. Si è sopra di almeno 20 kg di bagaglio. Logan getta di tutto nei cestini dell’aeroporto, poi indossa (con oltre 30°) dodici camicie e ventiquattro magliette. È fatta. Anzi, no. C’è la chiterra. I crucchi sono crucchi e la chiterra non si imbarca. ‘azz, pensano i due. Anche perché non si può nemmeno abbandonare lì. Tutti i passeggeri sono già pusaddi, con Logan e JF a discutere in inglese con i tizi dei controlli e con la paura fottuta che ormai sia solo l’inizio delle Piaghe d’Egitto. Il miracolo avviene, alla fine. JF insiste nel mangiare il cervello alla tipa che nega il passaggio a uomini e strumento e impietosisce un altro controllore lì accanto, uno pieno di tatuaggi e con l’occhietto sveglio. È chiaramente lui il cavallo vincente. JF lo sa e batte il ferro finché è caldo, raccontando dell’incidente e inventando anche qualche balla per rendere il tutto più efficace. “La prossima volta niente chitarra, però”, dice la tizia impassibile. “Fottiti, stronza” dicono Logan e JF mentre corrono a perdifiato verso la scaletta. Il motore è accesso. Si torna a casa.
La Tana del Grillo, Logan Fowler e JF Sebastian ringraziano tutti i lettori per aver partecipato emotivamente (e non solo) al Road Trip. Aggiungiamo inoltre che nessun animale è stato maltrattato durante la stesura di questi post.

mercoledì 20 gennaio 2010

Questa Nazione Brutta Ti Fa Sentire Asciutta

Ma restiamo in tema di orgoglio patriottico.
  1. Parte Prima
  2. Parte Seconda
E ora, vai col filmato.

Spaghetti, Pizza E Mandolino

Una delle poche cose delle quali andare ancora fieri in questa strana nazione. Anche perché - non so voi eh - ma a me verrebbe difficile ordinare al cameriere della Pinta (o peggio, di Bruno) una pizza-cheesburger. O col gatto. Provateci voi.

sabato 16 gennaio 2010

E Nasconderla In Una Cassa Di Patate



Direttamente dalle frequenze di Radio Via Carmelo. Spiegateci perché non riusciamo più a non canticchiarla. Mmm. Rapporti tesi con la Francia. Sempre.

venerdì 15 gennaio 2010

Un Uomo Solo Al Comando



A grandissimissima richiesta. Un doveroso grazie a chi ci ha fatto scoprire questi orizzonti inesplorati. Se riuscite a reggere per più di 3 minuti, avete di che preoccuparvi.

Scoop: La Befana E' Benito!

Gentilissimi utenti de La Tana. E' stato infine portato a compimento l'avvolgente sondaggio intitolato Che cosa c'è nella calza della Befana di Via Carmelo?. L'ha spuntata - incredibile a dirsi - l'opzione teglie di fainé e chi vi scrive proprio in questo momento è reduce da una serata nella Via S.Apollinare che tutti conosciamo per un unico motivo. Alla luce di quanto è avvenuto non c'è dunque da stupirsi nel decretare Benito come Befana Ufficiale del 2010, nonché sponsor de La Tana. Ottimi piazzamenti (da podio) anche per muschi e licheni, che decorano le pareti di Via Carmelo, e per Crocodile Dundee, ormai un aficionado da queste parti. Sì sì, i dettagli. Oh yeah.

Che cosa c'è nella calza della Befana di Via Carmelo?
  1. Carbone [0%]
  2. Il terzo segreto di Fatima [5%]
  3. Ozzy Osbourne [5%]
  4. Il Pipistrello [0%]
  5. Teglie di fainé [42%]
  6. Muschi e licheni [21%]
  7. Luoghi comuni [10%]
  8. Crocodile Dundee [15%]

lunedì 11 gennaio 2010

Il Mio Amico Eric

Eric Rohmer (1920 - 2010)

Cat Power

Dedicato a chi possiede un gatto. Se volete saperne di più sul linguaggio felino, cliccate qua (a fondo pagina c'è anche il quiz sugli istinti omicidi del vostro gatto: il mio ha raggiunto l'83% di probabilità essere un killer). Grazie a chi di dovere per la felpata segnalazione.

domenica 10 gennaio 2010

Nuove Abitudini

Ecco: forse l'intramontabile classico "ti faccio vedere la mia collezione di francobolli" assumerà un altro significato. O forse no.

giovedì 7 gennaio 2010

mercoledì 6 gennaio 2010

Pump Up The Volume

Essendomi ritrovato in possesso di nuovo cellulare - non da me acquistato, s'intende - alcuni giorni fa mi sono posto l'annosa questione della suoneria. Questione tanto annosa quanto noiosa. Eppure fondamentale, per noi ggiovani. Si parte dall'idea di utilizzare la sigla di In Treatment, reputandola adatta allo scopo. Non si trova una minchia. Per fortuna, dopo estenuanti ricerche, si giunge da queste parti, dove si possono fare tante cose (come scriverci un post, per esempio). Si ascoltano nonché si scaricano sigle e musiche varie (con roba davvero notevole, anche per gli amanti della pallaganestro) e - dulcis in fundo - si partecipa al gioco, sebbene essere cresciuti negli States garantirebbe punteggi più alti. Inutile raccontare l'esito finale. La suoneria c'è. Ma dopo averne cambiato 154. E infatti, la prima volta che il telefono ha squillato, non ho risposto. Credevo fosse qualcuno per strada.

Minchia Signor Tenente

Hey hey hey! Nuntio vobis gaudium magnum: è terminato lo stroboscopico sondaggio de La Tana dal titolo Che cosa accadrà in Via Carmelo nel 2010?. Indovinate un po' com'è finita? Carissimi utenti, avete deciso che in Via Carmelo non accadrà una minchia di nulla in questo nuovo anno della minchia e che per la dichiarazione di indipendenza (se ne stanno occupando i nostri efficentissimi apparati burocratici) ancora si può attendere. Occhio alla sorte del Bagatta nazionale comunque, che magari potrebbe coincidere con il previsto ritorno dei dinosauri da queste parti . Eccoveli, i dettagli; assaggiateli tutti:

Che cosa accadrà in Via Carmelo nel 2010?
  1. La scoperta del petrolio [0%]
  2. L'avvistamento di un UFO [6%]
  3. L'inaugurazione di un casinò [0%]
  4. Una minchia [37%]
  5. La morte di Guido Bagatta [12%]
  6. La ricomparsa dei dinosauri [12%]
  7. Uno tsunami [6%]
  8. La dichiarazione d'indipendenza [25%]

domenica 3 gennaio 2010

Tell Me More!



Anno nuovo. Pallaganestro nuova. Siete appassionati di Tony Parker? No? E di Desperate Housewives? Nemmeno? Beh lo sarete almeno di Eva Longoria, si spera (anche se noi la preferiamo bruna). Cliccare anche qua, please, per capire in quale direzione si stia evolvendo il giochino con l'arancia. Grazie a chi di dovere per le eccellenti segnalazioni.
P.S.: quesito destinato ai solutori più che abili: chi sono alcuni dei tizi insieme al francesino?

sabato 2 gennaio 2010

All Is Quiet On New Year's Day

Eccoci qua. Un po' provati magari, ma ancora in pista per un 2010 ricco di inenarrabili prodezze. Baci e auguri a tutti.