giovedì 29 aprile 2010

Gli Architetti Sono Qua, Hanno In Mano La Città

Ora chiudete gli occhi e immaginate. Immaginate la fine degli anni novanta - ma anche la metà: diciamo il 1996. Immaginate voi alla fine degli anni novanta - o nel 1996. Con le vostre camicie di flanella a scacchi ormai inutili e dimenticate negli angoli bui dell'armadio. Tempi duri. Ripensate alle giornate in cameretta, alle fottute versioni di latino, ai pomeriggi piovosi, ai pini scagliosi ed irti e a tutto il cazzo che vi viene in mente. Immaginate. Tempi che si dilatano all'inverosimile. Noia che si dilata - anche lei all'inverosimile. E tutto questo - viene da chiedersi - per quale strampalato motivo? Crisi adolescenziali? Delusioni amorose? Mattinate post-sbronza et post-Goffredo? Naaah. Tutti motivi validissimi, sia chiaro (soprattutto Goffredo) ma chiaramente insufficienti nel fornire un'analisi lucida del fenomeno. La verità è che alla fine degli anni novanta (o meglio, nel 1996) La Tana del Grillo non c'era mica. Era ancora in fase - per così dire - embrionale. Non poteva ancora fare la consueta allegra comparsata sulla vostra tavola imbandita. Questo accadeva nel 1996, ok. Ora nel 2010 voi, cari utenti che state leggendo questo post con gli occhi chiusi perché vi è stato chiesto di immaginare, ebbene avete un'incredibile opportunità. Una sorta di macchina del tempo. Avete capito bene. Potete (con gli occhi sempre chiusi, ovviamente) fare finta di tornare al 1996. E come diamine sarebbe possibile? Per tutti quegli scettici che non credono se non a ciò che vedono: eccovi la risposta. Basta un semplice clic, perché c'è chi si è preso la briga (per la cronaca: trovato qua) di regalarci un tuffo nel passato. Non è più necessario immaginare, adesso. Ce l'avete davanti, il passato. Come dite? La Tana in versione 1996 non vi convince? Calma, gente. Era solo un esperimento. E poi, scusate, avete per caso estratto dall'armadio le famose camicie di flanella? E allora? E aprite gli occhi, perdio.

sabato 24 aprile 2010

My Name Is Bond - James Bond - And I Live In Via Carmelo

Gentilissimi utenti de La Tana, vi comunichiamo l'esito dell'incartapecorito sondaggio dal titolo Per quale motivo Via Carmelo è nota in tutto il mondo?. Vittoria a mani basse, come previsto dai bookmakers, per l'uomo che vedete quassù, personaggio che ci viene letteralmente invidiato in tutto il mondo e che ha stabilito la sua residenza in Via Carmelo 007 (è vero, esce a comprare la lattuga e le spianate con il kilt! Giuriamo!). Unico vero antagonista del Mitico è risultata la metropolitana, che allieta da decenni gli abitanti fra Piazza Azuni e Via Mercato (capolinea), compiendo un paio di soste in Via Scanu, Via Usai e Via Iosto. Praticamente nulla la presenza degli altri concorrenti, sbaragliati senza pietà dal Mitico. I dettagli:

Per quale motivo Via Carmelo è nota in tutto il mondo?
  1. Gli uragani [0%]
  2. Gli Umpa Lumpa [10%]
  3. La metropolitana [27%]
  4. I mulini a vento [6%]
  5. Sean Connery [37%]
  6. I ghiacciai [6%]
  7. HAL 9000 [3%]
  8. La barriera corallina [6%]

martedì 20 aprile 2010

Smoke On The Water (And Fire In The Sky)

Eh sì. Il nome sarà pure impronunciabile - d'accordo - però pensate a quante belle cose si possono fare con un fottutissimo vulcano (che poi sarebbe un ghiacciaio: il vulcano ha un altro fantastico nome) islandese di questi tempi. Come dite? Non vi viene in mente nulla? Beh, date un'occhiata qua, allora. Grazie a chi di dovere per la segnalazione.

domenica 18 aprile 2010

Mamma Mia Questi Pizzinni: Calcio Totale!

dagli inviati JF Sebastian e Logan Fowler

Pizzinni d'Andera - Colosseum: 7-4
Marcatori: Marcia, Mulas (4), Cadoni (2)

Tanto tuonò che piovve. I Pizzinni d'Andera confezionano la miglior prestazione di squadra dai tempi di Mexico '86 (come noto, furono fermati soltanto dalla mano de dios), giustiziando senza pietà i malcapitati Colosseum, che vengono surclassati ben aldilà del punteggio sancito dal triplice fischio finale. Trattasi di vittoria doppiamente importante, perché ora i Reds - che erano appaiati in classifica agli avversari odierni fino alle ore 16:30 - intravedono i piani alti della classifica e hanno tutta l'intenzione di fare, con calma, le scale. Il silenzio stampa settimanale ed il ritiro punitivo senza scarpe sui monti della Sila hanno prodotto esattamente quello che ci si attendeva, ovvero fuori i cojones (tanto per citare uno striscione esposto dai tifosi). Una prova veramente a tutto tondo dei Pizzinni che, partiti con il rischio di dover fronteggiare una complicatissima rotazione ad 8, si ritrovano come per magia in 5 uomini 5 e invece di arrendersi all'evidenza, resistono stoicamente durante il consueto calo atletico del secondo tempo, che coincide spesso con un assedio all'arma bianca contro un Lias in versione fortino. Tuttavia, a differenza delle sconsolanti uscite precedenti, ordine e disciplina - perfino nei momenti peggiori, passati a boccheggiare accanto alle linee laterali e ad intimare proprio a Lias di perdere il maggior tempo possibile quando la palla era fuori dal campo - l'hanno fatta da padrone, permettendo di gestire tutto sommato senza troppi patemi d'animo il bottino conquistato dopo un primo tempo scintillante, conclusosi addirittura sul 5-1 fra l'esultanza generale. Da sottolineare l'egregio lavoro sugli esterni e la tanto attesa propensione all'1-2 per Mulas e compagni, che hanno mostrato davvero sprazzi di calcio con la C maiuscola, soprattutto nei primi 15-20 minuti - cioè finché i giocatori si sono retti in piedi. Non poteva perciò esserci modo migliore per festeggiare il 25 aprile ed affrontare la pausa della Zentrum League, dato che il prossimo match dei Pizzinni è previsto per il 9 maggio. Eppure, di fronte ad un pericoloso "liberi tutti!", il presidentissimo Marcia ha già giustamente messo subito i puntini sulle i, suggerendo amichevoli immediate, in grado di mantenere alta tanto l'intensità quanto la condizione fisica (in crescita, va detto). Lo scopriremo solo vivendo.

Pagelle

Lias: nel primo tempo non deve fare poi molto. Rimane attento, ma dalle sue parti succede nulla e poco più. Nel secondo tempo, cala la squadra, arrivano più tiri e soprattutto più uomini in area e "Metal Warner" come sempre, quando il gioco si fa duro, inizia il suo ormai abituale show personale negando il goal della riapertura dei giochi in più occasioni. La sua miglior performance per quanto riguarda l'impostazione di gioco (lanci lunghi, palla bassa alla boa di mezzo ed altro) hanno facilitato di molto il lavoro dei Pizzinni. Per un pelo non ci scappa il rigore parato...intuito, toccato, ma nulla da fare. Alla prossima. REGISTA. 7

Marcia: la prima parte di gara è il suo regno: difende, strappa palloni, corre senza palla, chiede ed ottiene uno-due, segna e fa segnare. Un' iradiddio!!! Poi, man mano che passano i minuti, la prestazione diventa più umana, ma sempre ordinata e generosa, con una continua ricerca del goal che - ne siamo certi - prima o poi diventerà inevitabilmente più fruttuosa. "The Voice" continua la propria crescita atletica, e sembra avere sempre molto chiaro il proprio compito tattico: la fascia destra sta pian piano prendendo il suo nome. Più presente mentalmente di altre volte. PENDOLINO. 7

De Roberto: standing ovation per il prodotto di Latte Dolce. Appena giunta la notizia che Loverman non sarebbe stato della partita, qualcuno ha rivisto i fantasmi dell'ultima uscita. French Toast spazza via ogni dubbio e ogni avversario per 50 minuti 50, senza nemmeno una sbavatura. Una cosa impressionante: mai saltato, mai superato, mai in difficoltà, mai fuori posizione. Rispetto alle ultime uscite, un passo in avanti enorme per tenuta atletica, cosa che gli ha concesso una maggiore lucidità mentale in fase d'impostazione. PERFETTO. 8

Cadoni: nel primo tempo colleziona una serie di giocate utili che non è possibile quantificare. E' sicuramente quello che quando sta bene fisicamente riesce maggiormente ad unire precisione nei passaggi ed ordine tattico, con in più una concretezza sottoporta che aumenta ad ogni allacciata di scarpe. Nel secondo tempo risente più di tutti della mancanza di cambi, ma stringe i denti e ci prova, segnando il goal che condente ai Pizzinni di intravedere i 3 punti. In fase difesiva nel primo tempo si nota un miglioramento decisivo nel pressing alto, che produce tante palle recuperate e tanti contropiede. VELLUTATO. 7

Mulas: eccolo!!! Finalmente segna un pò di goals, anche se comunque non manca di fallirne 3-4 già fatti. Ma stavolta il Mulo c'è dal primo all'ultimo minuto, corre dappertutto. Se qualcuno buca, lui è lì pronto ad aiutare. Fa la sua partita migliore come boa, e nel primo tempo permette innumerevoli inserimenti in fascia al laterale di turno. Incita e cerca di riportare all'ordine i suoi quando vanno in debito d'ossigeno. Fondamentale nel tenere alto il pressing nel primo tempo, fondamentale nel chiedere ed ottenere il lancio lungo a scavalcare la difesa, che permette alla banda di rifiatare. INSTANCABILE. 7,5

Interviste

C'è chiaramente soddisfazione nello spogliatoio dei Pizzinni. Capitan Mulas non usa troppi giri di parole: "Abbiamo fatto una grande partita cazz!", giudizio condiviso dai compagni e dagli addetti ai lavori. Marcia non manca di sottolineare la forse eccessiva fisicità degli avversari ("cazz, cioè, l'arbitro li faceva giocare"), ma al suo fianco De Roberto ammette senza pudori che "prima prendo la caviglia cazz, poi la palla" e soprattutto che "cazz li tiravo sempre per la maglietta". Raggiante Cadoni, che comunque resta con i piedi per terra ed evidenzia più che altro le deficienze dei Colosseum: "mah, dopo un po' lo capivi benissimo cosa faceva quello là davanti". Infine le parole di Lias, come sempre eroe di giornata, che intima dal primo all'ultimo minuto "alti, alti, più stretti" ai suoi due centrali di difesa e poi si dispera per il rigore quasi parato: "Cazz, l'ho toccata cazz! Sapevo che era mancino e ho scelto l'angolo. Cazz!". Applausi.

Classifica (tra parentesi le partite giocate)
  1. Margudda Team ....................... p.13 (5)
  2. Pizzinni d'Andera .................... 7 (5)
  3. Memorial Lillino ........................... 6 (4)
  4. Capucini ....................................... 5 (4)
  5. Colosseum .................................... 4 (4)
  6. Steak House .................................. 4 (4)
  7. All Star ......................................... 3 (4)

venerdì 16 aprile 2010

KittehRoulette!



Vi siete già stufati di Chatroulette? Ne eravamo sicuri. Provate allora a strusciarvi da queste parti. Magari va un po' meglio. Fino al prossimo giro, almeno. Ah, insaziabili!

giovedì 15 aprile 2010

Pronti, Partenza, Via

Ebbene sì. Nel weekend si aprono le danze, signori, e noi de La Tana non potevamo fare finta di niente. Come di consueto, siete attesi al varco. C'è tutto: si va dai pronostici (a proposito: guardate qua) ai premi individuali. E chi più ne ha più ne metta. Come ha già fatto - in esclusiva per noi! - il Trap:

Eastern Conference - First Round:
CLEVELAND (1) - CHICAGO (8): 4-0
ORLANDO (2) - CHARLOTTE (7): 4-0
ATLANTA (3) - MILWAUKEE (6): 4-2
BOSTON (4) - MIAMI(5): 4-2

Western Conference - First Round:
LA LAKERS (1) - OKLAHOMA CITY (8): 4-1
DALLAS (2) - SAN ANTONIO (7): 4-2
PHOENIX (3) - PORTLAND (6): 4-1
DENVER (4) - UTAH (5): 4-3

MVP: LeBron James
Defensive Player of The Year: Dwight Howard
Most Improved Player: Andrew Bogut
Rookie of The Year: Tyreke Evans
Sixth Man of The Year: Jamal Crawford
Coach of The Year: Scott Brooks

I Will Survive

Atletici amici de La Tana! Si è finalmente concluso l'immarcescibile sondaggio dal titolo Qual'è l'obiettivo stagionale dei Pizzinni d'Andera?. Grande equilibrio, gente. L'ha spuntata in extremis l'opzione "Sopravvivere", che ha avuto la meglio sulla pur prestigiosa vittoria nella Coppa Konami, sul sudore e sullo spogliatoio. Inaspettatamente, in pochi hanno puntato sul Rais come cavallo vincente. Ad ogni modo, i Pizzinni d'Andera - in attesa di rimediare alla figuraccia di domenica scorsa - sono ancora vivi e lottano con noi. Vediamo fino a quando. A tale proposito: avvistati ieri dalle parti dei Giardini di Via Venezia due reds, in evidente ricerca della condizione fisica. Alé. Certo, i dettagli:

Qual'è l'obiettivo stagionale dei Pizzinni d'Andera?
  1. Obiettivo ?!? [0%]
  2. Sopravvivere [29%]
  3. Disputare il Torneo di Viareggio [0%]
  4. Burp... [0%]
  5. Sudare, che fa bene [16%]
  6. La Coppa Konami [20%]
  7. Vincere a tavolino [4%]
  8. Il Rais capocannoniere [12%]
  9. Fare spogliatoio [16%]
  10. Stagionale ?!? [0%]

martedì 13 aprile 2010

Pizzinni d'Andera, Che Disastro!

dagli inviati JF Sebastian e Logan Fowler

Memorial Lillino - Pizzinni d'Andera: 11 - 6
Marcatori:
Coradduzza (3), Marcia, Mulas, Cadoni

Tornano con i piedi per terra i Pizzinni d'Andera che, dopo la promettente amichevole pasquale, vengono letteralmente rasi al suolo dagli ottimi Memorial Lillino, vincitori con l'inequivocabile score di 11-6 (cazz). Un vero e proprio incubo per i Reds (le maglie nuove di zecca non hanno certamente portato fortuna), che riescono nell'impresa di distruggere quanto di buono era stato costruito in un mese di duro lavoro grazie a 50 minuti di interminabile agonia. Un disastro, senza mezzi termini, e indubbiamente punto più basso finora dell'avventura pizzinnesca nella Zentrum League. La pur pesante assenza di Loverman non può bastare da sola a spiegare un simile passo indietro, se pensiamo soprattutto all'approccio mentale con il quale i Pizzinni sono scesi in campo, ovvero all'insegna della confusione tattica dal primo all'ultimo minuto. Anarchia totale, dunque, e doverose riflessioni anche sulla gestione dei cambi - con l'inedita rotazione a 7 - che non ha fatto altro che aggiungere ulteriore caos. Eppure, malgrado la prestazione complessivamente desolante, si sono intravisti alcuni lampi, frutto però di giocate individuali e non di manovre di squadra. Oltretutto stavolta non esiste neanche la scusa della tenuta atletica, avendo avuto, come già accennato in precedenza, ben 2 cambi contro un avversario in campo con 5 uomini 5. Domenica il calendario metterà di fronte i Pizzinni ai Colosseum, compagine con lo stesso numero di punti in classifica, sebbene con una partita in meno. C'è da dimenticare quanto prima la debacle contro i Memorial Lillino: nel prossimo match dovrà esserci la svolta, quella vera, a cominciare dallo schieramento tattico e da una maggiore oculatezza nello schierare la rosa a disposizione.

Pagelle:

Lias: come al solito (più del solito) gli arriva di tutto davanti, ma stavolta "sente" la fragilità della difesa e pure lui va in panico. Qualche miracolo lo porta sempre a casa, ma in generale è più distratto e commette perfino un'erroraccio su respinta di piede. Le uscite rimangono il marchio di fabbrica di "Metal Warner", mentre la fase d'impostazione è sempre quella che manca di più, anche se stavolta, va detto, i compagni erano veramente immobili. Lo si è sentito meno anche come trascinatore, lui che fino ad ora è stato il leader emotivo della squadra. RIVEDIBILE. 6

Marcia: parte bene, ordinato, e senza sbavature. Poi, come tutti inizia a ballare tatticamente, perde troppe volte l'uomo sugli 1-2, ed inizia ad andare in debito d'ossigeno presto, troppo presto. Dal punto di vista atletico "The Voice" è sembrato meglio nella seconda metà di gara, ma deve comunque migliorare la forma. E' uno dei rari marcatori della squadra, e dovrà farsi carico di tale responsabilità a breve. Non devono più saltarlo. Segna forse il più bel goal dei Pizzinni in tutto il Torneo. Fascia destra, salta un uomo, destro di rara potenza ad incrociare, palo-gol. SCARICO. 5,5

De Roberto: molta grinta nei momenti peggiori della squadra ma anche tanto disordine. "French Toast" non riesce quasi mai ad uscire dalla difesa con delle giuste letture e, senza Loverman, avrebbe probabilmente dovuto farsi carico della guida della difesa, ma forse oggi, un leader delle retrovie, era impossibile trovarlo. L'unico che aggredisce veramente il suo uomo, dovrebbe essere di esempio per tutta la truppa su come andrebbe marcato chiunque, sempre, in ogni zona del campo. Migliorato atleticamente, ora deve mettere in campo ordine ed affinare l'intesa con i nuovi compagni. DISORDINATO. 5,5

Dore: continua a destare molti dubbi dal punto di vista atletico, anche se i piedi sembrano quelli di "uno buono". Molto, troppo impreciso sia in fase di impostazione che di rifinitura, quasi mai trova un intesa con qualcuno in campo, quasi mai si rende pericoloso in zona gol. E' uno di quelli che ha giocato di meno, quindi le giustificazioni per la prestazione di "Sandman" ci sono eccome, ma lo si attende ad un deciso salto di qualità. Uno dei pochi, solo a sprazzi, a ringhiare bene sull'avversario in possesso palla. RIMANDATO. 5

Cadoni: il migliore in campo dei Pizzinni. "Il Compagno" entra in campo al 10' e subito mette ordine e giocate facili al servizio della collettività. Cerca sempre lo spunto semplice, rendendo ogni azione in cui è partecipe efficace e pericolosa. In difesa sembra meno cattivo di altre volte e dovrebbe iniziare ad accorciare la distanza tra sè ed il proprio uomo. Segna e fa segnare ma comunque anche lui viene risucchiato nel caos giornaliero. L'intesa con Coradduzza e Mulas è lampante, si attendono future connessioni con il resto della banda. SORPRESA. 6,5

Coradduzza: "Il Rais" continua ad aumentare il proprio rendimento personale sottoporta, ma rimane ingabbiato in una condizione atletica ancora precaria. Condizione che gli permette solo pochi spunti a partita, separati da lunghe pause di assenza, anche dai propri doveri in copertura. Il neo numero 10 colleziona tutto sommato una prestazione sufficiente, ma tale parola con il personaggio stride e non poco. Deve iniziare a difendere con decisione e cattiveria, e concentrarsi sull'essere un punto di rifermento spalle alla porta, soprattutto con il Mulo in panchina. TOP-SCORER. 6

Mulas: passo indietro dal punto di vista atletico e fisico. Entra a partita iniziata scarico, senza incidere minimamente sul tutto. Frenetico, troppo ingabbiato nel personaggio che non segna, partita dopo partita gioca sempre meno con i compagni per intraprendere una infrutuosa campagna personale in cerca del sacro gol. In difesa ci tenta, ma con confusione e senza provare a portare ordine in campo. "Il Mulo" dovrebbe iniziare a diventare, atleticamente, un fattore decisivo in partite come queste, ma ancora nisba. SMARRITO. 5

Interviste

I Pizzinni d'Andera hanno annunciato, poco dopo il triplice fischio finale, il silenzio stampa. Il comunicato è stato reso noto durante l'incontro ravvicinato del quarto tipo con birroni e patatine. Voci ancora non confermate affermano comunque che ci sarà probabilmente un ritiro punitivo in settimana, allo scopo di spronare i giocatori in vista della delicatissima sfida di domenica (h 15:30, diretta SkySport canale 254) contro i Colosseum. Stay tuned.

giovedì 8 aprile 2010

Non E' Mica Da Questi Particolari Che Si Giudica Un Giocatore

Cari utenti de La Tana del Grillo, con questo post si inaugura la rubrica "Gente Come Si Tocca". Lavoriamo anche su richiesta. Accettiamo sia contanti che carte di credito.

Gente Come Si Tocca - vol.1:
CLAUDIO PAUL CAAAANIGGIA


Con chi poteva prendere vita la nuova rubrica, ditemi voi, se non con Claudio Paul Caniggia? Lo sappiamo, era praticamente scontato. Icona assoluta per grandi e piccini, a cavallo fra i magici anni ottanta ed i primi novanta. Facciamo subito una premessa. Della carriera da calciatore del Caniggia non ce ne frega - a dirla proprio tutta - una beneamata mazza (se invece preferite la mazza, il link lo conoscete già), fatta eccezione per due episodi che non possono essere taciuti. Il primo ha fatto sospirare in tanti durante le notti magiche inseguendo un goal, tranne i sempre deliziosi supporters bergamaschi che ai tempi cantavano:
vola Caniggia vola elimina l'Italia, dai portaci in Europa, col sachelì de coca.
Il secondo momento ha un sapore più calcistico, con Piccinnini che ci illumina fornendoci alcune dritte per la pronuncia del suo cognome. Sì, perchè ciò che tanto entusiasma gli scapestrati utenti de La Tana - perfino prima che nascesse la Tana! - con il football ha ben poco a che fare. Parliamo ovviamente del Caniggia-style, dell'irresistibile Caniggia fuori dal campo. Tralasciamo pure le vicende riguardanti "Aspirapolvere" (buffo appellativo donatogli dai tifosi giallorossi, come di consueto assai poco inclini alle metafore), che potete comodamente ritrovare qui, e dedichiamoci ad una splendida intervista che il Nostro ha concesso - eh vabbè, nessuno è perfetto (cit.) - a Libero, giusto qualche mese fa. Si apprendono infatti nuovi meravigliosi particolari sul Caniggia del nuovo millennio, soprattutto per chi - come noi de La Tana - non aveva minimamente idea di dove minchia fosse finito. Oh a parte che questo 5 anni fa giocava (giocava: parole grosse) in Qatar ora, alla facciaccia nostra, se la gode in Spagna con la moglie (questa sobria signora), una che ha regalato alla stampa di mezzo mondo perle che non possiamo far cadere nell'oblio (Perla n.1 e Perla n.2). Inoltre Claudio Paul si occupa della carriera del figlio pilota di go-kart (massì) e si reca spesso a Bergamo, dove fa parte di una squadra di vecchie glorie atalantine che, a quanto pare, si espone al pubblico ludibrio per scopi benefici. Ma l'intervista regala alcuni retroscena sul passato del Nostro, tipo le sue scorribande monegasche di nascosto in Porsche (stra-massì), oppure della sfida ad alta velocità con Doni, il quale nella foga piglia in pieno il cane del Mister (stra-stra-massì). Un grande, insomma. Autentico ed immortale. Anche perché, come qualche fan affezionato avrà notato, il look del Caniggia è il medesimo di vent'anni fa. La lunga chioma è sempre lì, un baluardo insormontabile, malgrado l'attaccatura sia decisamente arretrata sulla linea dei difensori - come potete ammirare nella foto. Chioma che il Nostro tinge ancora (proprio come faceva in modo chic vent'anni fa), pur vantandosi di non avere al momento alcun capello bianco, peraltro inevitabile prospettiva che letteralmente lo terrorizza (come espresso dal ben noto e largamente studiato parallelismo Caniggia-Sansone). Eh certo, perché in fondo, diciamocela tutta: altro che indossare la pur stilosissima maglia dell'Atalanta. L'habitat naturale di un Caniggia è solo e soltanto Piazza Castello, armato fino ai denti di tutte le sovrastrutture tipiche del metallaro d'antan. Duro e puro. Anche nel 2010. Perchè lui, uno che al tempo veniva chiamato Axl, a certi sempreverdi valori ci crede ancora. Come potrebbe essere altrimenti? Gente, stiamo parlando di un signore che nell'anno 1994, durante i Mondiali a stelle e strisce è stato invitato a suonare durante un concerto nientepopodimenoche dai Poison (ah no?). Poiché il Nostro suona, o perlomeno si diletta a suonare, la batteria. Cosicché Bret Michaels lo ha condotto dietro i tamburi nel Wisconsin, per la bellezza di tre pezzi. Sfortunatamente non si hanno testimonianze filmiche dell'evento, tant'é che per trovare la notizia - oltre alle sempre affidabili voci di corridoio - siamo dovuti atterrare qui (trattasi della versione muchacha di wikipedia). Vi starete domandando: ma non è che ha suonato pure questa (godetevi l'austero videoclip)? Ebbene, cari utenti, la risposta è SI. C'è altro da aggiungere? Ci pare sinceramente di no. Personaggi di questo calibro - che hanno scritto pagine di Storia con la esse maiuscola - non si incontrano né tutti i giorni, né dappertutto. Giusto in Piazza Castello potreste trovarli. Ma forse - scusate se ve lo diciamo - siete arrivati con qualche annetto di ritardo.

Edit.
Last but not least: un gentilissimo ed attento utente ci fa notare che il Nostro, durante la sua memorabile esperienza scozzese al Dundee, fu nominato r-e-t-t-o-r-e a-d h-o-n-o-r-e-m dell'università locale (ah no?). Ci cospargiamo il capo di cenere e ci prostriamo in segno di rispetto.

mercoledì 7 aprile 2010

Waaaaalk Thiiis Waaaaay!!!

Elegantissimi utenti de La Tana, eccovi serviti i risultati del filo-capitalista sondaggio dal titolo Che cosa contiene l'uovo di Pasqua di Via Carmelo?. Esito incerto fino al termine, ma poderoso rush finale (è proprio il caso di dirlo) della magica opzione "Una riproduzione dello Stadio dei Pini", che ha trionfato, giungendo - pensate - di corsa nei pressi dell'edicola di Via Baldedda (sì quella in fondo. Dove si fermano gli autobus. Esatto, quella). Non è vero quindi che non c'è un cazzo nell'uovo, né tantomeno che ci siano gli Aerosmith - che comunque ci prestano il titolo del post. Grande ed inattesa prova di forza delle cornucopie. Eccoveli, i dettagli, tutti per voi:

Che cosa contiene l'uovo di Pasqua di Via Carmelo?
  1. La sorpresa [0%]
  2. Dinamite [2%]
  3. L'Agnello [0%]
  4. Assolutamente un cazzo [17%]
  5. Pulcini [0%]
  6. Cornucopie [14%]
  7. Una riproduzione dello Stadio dei Pini [38%]
  8. Gli Aerosmith [26%]

domenica 4 aprile 2010

Pizzinni, Che Grinta!

dai nostri inviati JF Sebastian e Logan Fowler

Pizzinni d'Andera
- Superunknown team: 4-4
Marcatori: Mulas, Campus, Cadoni (2)

Gran galà pasquale per i Pizzini d'Andera, che in un Zentrum Ecologico più croccante che mai estraggono dall'uovo una prestazione davvero convincente, soprattutto sotto il profilo dell'intensità messa in campo. Alla fine il punteggio (4-4) non rende appieno l'idea di quanto si sia trattato ben poco di un amichevole, quanto piuttosto di una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi, che ha visto capitan Mulas e compagni raggiunti soltanto negli ultimi secondi di gioco, complice una più che probabile carica sul consueto straripante Lias in presa bassa. Un peccato, di certo, ma ci sonoparecchie note liete in questo test-match (nell'attesa della ripresa del campionato, domenica prossima). Tanto per cominciare un maggior ordine a livello tattico: i Pizzinni cominciano ad avere un'identità ben precisa, che si riassume nella grandissima attenzione a livello difensivo. Inoltre, giova ricordare l'ottimo livello degli avversari, guidati da un tale che ha spadroneggiato sia a livello fisico (cazz) che tènnico. Da rivedere invece la solita imprecisione sotto porta, colpa certamente di uno stato atletico ancora quantomai precario e dell'assenza di cambi. Inoltre il solo Mulas risulta spesso troppo isolato in avanti, aspetto che si accentua considerevolmente nei secondi tempi, quando il debito d'ossigeno impedisce le scorribande che risultano al contrario assai pericolose nella prima parte di gara. Avanti così dunque, e tutti a correre in Via Venezia.

Pagelle

Lias: grazie di esistere. Prende tutto, esce su tutti, devìa qualsiasi cosa... fantastico. Nemmeno una sbavatura in 65 minuti di gioco, una maledetta macchina!!! a volte i legni lo aiutano, per il resto fa da solo. In uscita bassa salva almeno 10 nitide azioni da gol, e tra i pali ne para altrettante. Continua a progredire nell'impostazione anche se i compagni di squadra lo vorrebbero vedere molto più spesso nelle vesti di playmaker arretrato. "Metal Warner" per la prima volta prova pure ad uscire dalla propria area. Risultato: Cadoni messo a tu per tu con il portiere. FELINO. 8

De Roberto: bentornato "French Toast"! in difesa il solito mastino, veramente un marcatore ostico da superare. Si sgancia dalla difesa e cerca la boa lì davanti sempre con ordine. E' sembrato più indietro fisicamente rispetto all'ultima apparizione pre-francia, ma da qui alla partita di domenica ce n'e' per riprendersi... si fa tagliare dietro qualche volta di troppo anche se ci mette sempre e comunque la buona volontà. Lo si attende più cattivo in zona gol, ma a parte questo, quando riesce ad avanzare nascono sempre delle ottime occasioni da gol. (RI)TORNANTE. 6,5

Campus: il gol ritrovato. Con un guizzo da ragazzino, "Loverman" decide, intorno al 15esimo minuto del primo tempo, di uscire dalla difesa a mo' di foca, 3-4 palleggi di testa-e-spalla, due uomini saltati in velocità sulla sua fascia sinistra, rasoiata rasoterra ad incrociare all'angolino basso alla sinistra del portiere. Bello. Bravo. Superlavoro pure in difesa per il leader indiscusso del reparto, senza mai un errore, toccando sempre tutto, sporcando ogni trama offensiva avversaria. Il livello di intensità e la voglia che ci mette non sono assolutamente da partita pasquale. Aumentano le discese senza palla. CASSAZIONE. 7,5

Cadoni: avviso ai naviganti. "Il Compagno" ha ufficialmente iniziato la propria rivoluzione personale. Un cambiamento rispetto alla prima uscita di proporzioni copernicane!!! Corre, torna, scatta, prova a saltare l'uomo, salta l'uomo, segna e poi ne segna pure un'altro... Doppietta strameritata!!! Ieri è sembrato essere veramente l'uomo in più dei Pizzinni. In difesa la sue qualità migliori sono le puntuali diagonali difensive e lo stare sempre davanti al proprio uomo, il difetto invece è che dovrebbe farsi saltare di meno. Nel prossimo futuro sono attesi suoi movimenti senza la sfera tra i piedi. MATADOR. 7

Mulas: e sbattila dentro, perdio!!!" Il Mulo" continua a litigare con il gol, quasi sempre per scelte sbagliate di tiro e solo raramente per sfortuna (vedi i due pali). Il fatto è questo: hai voglia a giocar bene tutta la partita, lì davanti va fatto gol. Punto. Per il resto corre a tutto campo e sembra ancora l'unico in grado di fare movimenti senza palla dal primo all'ultimo minuto di gioco. Stavolta meno presente come boa là davanti, costringe i compagni a tentare troppe volte il passaggio lungo in profondità. Aiuta in difesa e ha sempre una parola d'incoraggiamento per tutti. SPUNTATO. 6

Interviste

C'è una certa soddisfazione nello spogliatoio dei Pizzinni. Capitan Mulas si arrabbia con se stesso per la scarsa precisione in alcuni frangenti e si adegua al clima pasquale invocando gesùbambino, ma poi è il primo ad ammettere: "bene cazz dai va bene". Cadoni e Lias convengono sul fatto che l'assenza di cambi abbia pesato sulla prestazione della squadra: "cazz dai, con un po' più di fiato andiamo alla grande". Nella conferenza stampa di fine serata è ancora lo stesso Cadoni che sottolinea "la grande intesa" a tre con Mulas e De Roberto. Il capitano aggiunge che "cazz dopo un po' mi volto e non c'è nessuno a seguire cazz", mentre De Roberto scalpita e afferma perentorio che "ad un certo punto sono morto", prima di ricordare il suo trionfale venerdì sera assai poco salutista e la successiva resurrezione, argomento di estrema attualità. Infine parole roventi dal grande assente, il top scorer Coradduzza (4 goals), che ricorda a tutti che "l'Inter sì che è una grande squadra cazz! Avete visto come ha giocato oggi? Cazz, contro il Bologna, eh." e poi promette: "alla prossima ne segno quattro cazz. Tre di sinistro e uno di destro". Gli avversari sono avvisati.

Saluti al Rais, Sandman e The Voice.

Di Trabessu

Gli auguri de La Tana.