giovedì 16 settembre 2010

Pizzinni d'Andera A Testa Alta, Verso Il Triangolino Che Ci Esalta

dal nostro inviato JF Sebastian

Brutto momento per i Pizzinni d'Andera, che vengono sconfitti un bè a 4 (o a 5...) dagli Ocicity, compagine che pare non esista e partecipi alla Zentrum League sotto mentite spoglie, schierando immigrati clandestini, zombies e fiorai. Orfani di capitan Mulas, del presidentissimo Marcia e del Rais - spediti ad osservare nuovi baby talenti in Catalogna - i Reds hanno patito anche l'inatteso forfait del bomber Giangi, il che a costretto i quattro superstiti alla caccia dell'elemento mancante. Dopo lunghe ed estenuanti ricerche su google, basate su una serie di requisiti fondamentali (tipo numero di scarpe, malattie infattive avute e ascendente), il Compagno e soci hanno optato per un giocatore in grado di garantire quel non so che a livello offensivo e di supportare la manovra con la personalità di chi ha vinto a tutte le latitudini. Alla fine il database del Zentrum ha suggerito quello che, in fondo, tutti sapevano. Il grandissimo, unico e inimitabile Zidane (applausi) ha indossato così la canotta dei Pizzinni d'Andera, rendendo in tal modo realtà un sogno che tutti avevano nel cassetto fin dai primi di marzo (applausi), ma non avevano osato esprimere di fronte alle telecamere. Pochi minuti hanno fatto capire agli oltre 3000 stipati nelle tribune ed ai telespettatori di SkyCalcio4 che cosa ci eravamo persi fin qui. Tocchi di fino, passaggi filtranti, conclusioni in porta. Una boa (o, se preferite, un boa) in avanti. Un cactus piantato per terra in difesa. Ma, ovviamente, con le spine. I Pizzinni hanno tenuto nel primo tempo grazie alla classe dello Zizou più amato di Serrasecca ed alla potenza di un gigantesco Sechi, sganciatosi nell'area avversaria fin dal fischio iniziale (che non c'è stato, perché l'arbitro avrebbe dovuto essere proprio Zidane: idolo), per poi inesorabilmente soffire. La parità all'intervallo è durata ben poco, perché gesùbambino si è subito accanito contro i nostri eroi, costringendo Sechi allo stop, causa malanni fisici. Ciò ha purtroppo provocato l'avanzamento di uno sgargiante Gelanio a tutto campo e la presenza dello sfortunato infortunato fra i pali, dove si è destreggiato per ben un minuto e mezzo, prima di dirigersi al bancone e di mettere al suo posto una sagoma di cartone. Il risultato, nonostante gli sforzi di uno Zidane capace di mandare in porta anche il cane, è stato impietoso e bugiardo. Tuttavia i Pizzinni, visibilmente emozionati per l'esordio della loro guest-star, hanno fatto capire che l'obiettivo delle prime quattro è tutt'altro che abbandonato. Lunedì prossimo (con il rientro degli assenti) vedremo di che pasta saranno fatti.

Pagelle:

Soletta, De Roberto, Sechi e Cadoni A.: oscurati totalmente dal loro punto di riferimento, in campo e fuori, accettano volentieri il ruolo. Attesi al varco in ben altre occasioni. GREGARI. sv.
Zidane: un asso nella manica come di questi tempi se ne vedono pochi. Delizia la platea con giocate di classe cristallina, rendendo i Pizzinni una squadra abbronzata, divertente e votata al calcio offensivo. Segna e fa segnare, infine dà pure da bere. Un balsamo per i nostri occhi stanchi. Alcuni testimoni affermano di averlo visto poi camminare sulle acque del Bunnari, a conferma del sospetto che aleggiava già sul terreno di gioco. L'UOMO IN PIU'. 10 cum lode.

Commenti:

I Pizzinni d'Andera hanno annunciato il silenzio stampa in seguito alle ultime prestazioni che rischiano di non farli qualificare alla fase successiva (che, al momento, è la finale: si sta mercanteggiando per avere quantomeno delle semifinali). Pare che qualcuno abbia udito un "Cazzu diauru" provenire dagli spogliatoi, ma potrebbe essere stato anche un avventore o l'autista dell'autobus in sosta.

3 commenti:

  1. Zidane in cattedra!

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  2. Dai che lo convinciamo a fare le semifinali, cazzo!

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  3. Oddio sto morendo nel leggere i resoconti delle partite precedenti dei pizzinni.... grande Sebastian!!! ahhahahah

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