Per tutti coloro che hanno tempo da perdere, sprezzo del pericolo ed un senso dell'umorismo sviluppatissimo, tipo naso del cane da tartufi:
Eh sì. Il nome sarà pure impronunciabile - d'accordo - però pensate a quante belle cose si possono fare con un fottutissimo vulcano (che poi sarebbe un ghiacciaio: il vulcano ha un altro fantastico nome) islandese di questi tempi. Come dite? Non vi viene in mente nulla? Beh, date un'occhiata qua, allora. Grazie a chi di dovere per la segnalazione.
A distanza di tempo altri giochini a contenuto altamente geografico, signori. Qua la prima proposta (potete selezionare il vostro linguaggio: c'è pure l'ugro-finnico ma naturalmente non si parla tricolore), con particolare attenzione ai nostri utenti affezionati alla penisola iberica e in generale a quelli delle elementari, forse. Se non vi basta o se siete di un livello superiore, eccovi l'alternativa, destinata invece agli utenti più ganzi: potete giocarci solo se siete iscritti a feisbuc. Se infine non avete proprio tempo, godetevi la foto. Baci.
esistono persone che ogni dannata settimana hanno un appuntamento fisso in edicola. Vogliono risolvere gli enigmi proposti dal Corvo Parlante. Dare un significato ai rebus nella Pagina della Sfinge. Completare le parole crociate senza schema della terzultima pagina senza utilizzare la matita. Trovare una soluzione plausibile per il bersaglio. Immaginare in quale paesino alle pendici delle Dolomiti sia ambientato Una gita a...?. Ipotizzare un movente che possa giovare alle indagini dell'Ispettore Volponi. Per tutte queste persone c'è addirittura la possibilità di esagerare. Basta volerlo. E per chi invece è già oltre, lanciato a tutta birra verso il cosmopolitismo più sfrenato? Fatemi pensare. Per esempio, queste persone potrebbero dedicarsi a quella che sarà la mia droga per i prossimi giorni. Sono giunto a questa conclusione solo stamattina - ancora con i segni del cuscino sulla faccia - mentre alla lezione di inglese si giocava tutti a Taboo. Fate almeno un tentativo. Se proprio dovesse andare male, domani è sabato. Sapete cosa cercare in edicola.
Uno sta tutto il giorno fuori di casa. Rientra tardi. E' stanco. E' indeciso se pubblicare un post o meno. Ha poche idee. Si è convinto che scriverà un post sulla sua impossibilità di scrivere un post. Roba raffinata eh? Perché non ne ha voglia, perché non pensa di trovare nulla di interessante in rete. Poi - come per magia - inizia a scrivere 'sto benedetto post. Ma senza quella energia necessaria per tirare fuori qualcosa di apprezzabile. Allora dà un'occhiata al caro vecchio Inkiostro. Cambia in corsa il suddetto post. Ci aggiunge un riferimento a questa chicca (occhio che in basso fra i commenti ci sono altri esempi niente male). Si sente soddisfatto. E va a dormire tranquillo.
Lo sappiamo. Lo sappiamo che anche voi siete come tutti gli altri. Fate tanto gli snob, gli schizzinosi, gli alternativi dei miei stivali ma poi, sotto sotto, la fottuta America piace anche a voi. Dai, ammettetelo e non ne parliamo più. Giù la maschera una volta per tutte. Mi raccomando però: rapidi sì, ma senza esagerare. E non dite che vi siete già allenati in passato, perché ora è un'altra musica. Ora si fa sul serio. Rassegnatevi. Non potete farci niente. Soltanto pregare che Delaware e compagnia arrivino alla fine. A quel punto, istruiti a dovere, sarete definitivamente pronti per confrontarvi con l'attualità.
Sarà stato il pensiero di un inimmaginabile viaggio a cavallo dei sette mari, capace di condurti - direttamente dal sedile del bus - persino in culo ai lupi; oppure un imprevedibile pomeriggio di lezione ridottosi alla visione di un film sugli scugnizzi napoletani, "proiettato" in condizioni estreme, durante il quale si sono afferrate sì e no una decina di parole, o magari - e forse qui ci siamo - saranno i vini rossi del munifico Angelino durante la partita di Champions. Fatto sta che, di punto in bianco, è tornata la voglia di cimentarsi ancora una volta con questo giochino, che era stato colpevolemente accantonato. Giusto una partitina. Una, eh. Sogni d'oro.
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